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L’INQUISIZIONE
A SANTA MARIA
DELLE GRAZIE

A Milano l’Inquisizione, cioè il Tribunale Ecclesiastico incaricato di reprimere l’eresia,
operava  dalla metà del XIII secolo, con sede presso il convento domenicano di sant’Eustorgio.

Infatti nella Provincia di Lombardia, termine che allora indicava un territorio più vasto, comprendente anche l’attuale Emilia e il Triveneto,
i tribunali dell’Inquisizione erano affidati all’ordine dei frati Domenicani.

Dal 1558, anno di intensissima repressione anche nei confronti di vescovi
sospettati di simpatizzare con la Riforma di Lutero,
la sede milanese venne spostata a Santa Maria delle Grazie  per iniziativa del domenicano fra Michele Ghislieri,
Inquisitore supremo e futuro papa  (sarà Pio V).

Ritratto di Martin Lutero (Cranach il Vecchio, 1529)
Stampa del 1517 delle 95 tesi, oggi conservata nella Biblioteca di Stato di Berlino
Il portale della cattedrale di Wittenberg, dove Lutero avrebbe affisso le sue tesi
Frontespizio della sua biografia di Fra Michele Ghislieri, Inquisitore supremo e futuro papa Pio V, scritta da Girolamo Catena

Soprattutto grazie all’azione di Ippolito Beccaria,
generale dei domenicani e inquisitore di Milano
a partire dal 1588, accanto al convento
si costruì un edifico dedicato al Tribunale,
che oltre ad un ingresso monumentale
includeva una torre per i carcerati,
una spezieria, locali per riunioni e per l’archivio. 

Planimetria Genio Civile di fine 800

La fine dell’Inquisizione a Milano fu sancita nell’età dei Lumi:
nel 1775 Maria Teresa d’Austria stabilì  che i giudici dell’Inquisizione
nello Stato di Milano non sarebbero più stati sostituiti
alla fine del loro mandato.

Con la morte dell’ultimo Inquisitore milanese, Giovanni Francesco Cremona (1779),
la sede di Milano cessò definitivamente le sue funzioni. 

La piazza Santa Maria delle Grazie durante l’esercitazione dei pompieri, 1812, Comune di Milano, Musei e Istituti culturali Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli

Gli spazi dedicati al Tribunale presso Santa Maria delle Grazie
erano a fianco del Refettorio, in corrispondenza di buona parte dell’attuale complesso museale.

Furono parzialmente demoliti con il rinnovo del complesso architettonico a fine Ottocento,
ma porzioni di murature antiche con tracce di decorazione ad affresco-
alcune sono visibili anche nelle zone filtro di accesso al Refettorio-
ci parlano ancora oggi di questa pagina di storia poco nota. 

In uno dei sottotetti dei corpi di fabbrica del museo
sono stati rinvenuti, nel corso del 2019, alcuni lacerti
di dipinti murali: con molta probabilità, vista
la localizzazione, l’ambiente  era parte degli spazi del Tribunale.
Sarà interessante cercare di comprenderne
l’iconografia e le funzioni. 

In uno dei sottotetti dei corpi di fabbrica del museo
sono stati rinvenuti, nel corso del 2019, alcuni lacerti
di dipinti murali: con molta probabilità, vista
la localizzazione, l’ambiente  era parte degli spazi del Tribunale.
Sarà interessante cercare di comprenderne
l’iconografia e le funzioni.