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THE LAST SUPPER
RECALL

Un percorso espositivo che parte da The Last Supper
di Andy Warhol del 1987
per ripercorrere le risonanze dell’Ultima Cena
nell’arte del Novecento.
Nel 1984 il collezionista, gallerista e curatore di orgine greca Alexander Iolas chiese a Andy Warhol
– artista icona della Pop Art – di lavorare sul tema dell’Ultima Cena in vista di una mostra
da realizzarsi all’interno del Refettorio del Palazzo delle Stelline in corso Magenta. Siamo a Milano,
a pochi metri di distanza dall’altro Refettorio, quello di Santa Maria delle Grazie,
dove Leonardo da Vinci 500 anni prima aveva realizzato il suo capolavoro.

 

 

Warhol accettò di assumere questo incarico e, utilizzando una fotografia in bianco e nero e un’illustrazione enciclopedica del Cenacolo di Leonardo, produsse nel 1986 quasi 100 variazioni sul tema. In esse i loghi pubblicitari, che si sovrappongono alle figure di Cristo e degli Apostoli, creano un ibrido tra sacro e profano, arte e design commerciale.

Una dichiarazione d’amore e, allo stesso tempo, uno “sfregio” verso il dipinto leonardesco, moltiplicato e trasfigurato in cromatismi industriali, camouflage e passaggi serigrafici dal marcato tono industriale

 

 

In mostra una decina di vintage prints di Maria Mulas del 1987 con ritratti di Warhol e delle persone a lui vicine nel corso dell’allestimento e dell’inaugurazione della mostra Andy Warhol.
Il Cenacolo. Maria Mulas, Alexander Iolas, Mostra Andy Warhol, Palazzo delle Stelline, Milano 1987
Maria Mulas, Andy Warhol, Palazzo delle Stelline, Milano 1987

La mostra Andy Warhol. Il Cenacolo, inaugurata nel 1987,
fu anche l’evento di apertura della Galleria del Credito
Valtellinese di cui Iolas era direttore artistico.

Nel 2007, in occasione dei primi venti anni di attività della Galleria, è Philippe Daverio a proporre un nuovo confronto con l’Ultima Cena sempre per la Fondazione Credito Valtellinese. Il progetto espositivo comprende non solo il capolavoro di Warhol, ma anche opere che, intorno al medesimo tema, vedono impegnati artisti come Avalle, Finotti, Laugé/Manzi, Nitsch, Raysse, Recalcati, Spoerri, Velasco

Nel 2007, in occasione dei primi venti anni di attività della Galleria, è Philippe Daverio a proporre un nuovo confronto con l’Ultima Cena sempre per la Fondazione Credito Valtellinese. Il progetto espositivo comprende non solo il capolavoro di Warhol, ma anche opere che, intorno al medesimo tema, vedono impegnati artisti come Avalle, Finotti, Laugé/Manzi, Nitsch, Raysse, Recalcati, Spoerri, Velasco

Oggi – a distanza di 33 anni– il Credito Valtellinese celebra questi eventi con una nuova avventura espositiva, incentrata sul dipinto Last Supper di Andy Warhol.

L’opera, donata dall’artista al Credito Valtellinese alla fine dell’evento dell’87, pochi mesi prima della sua morte, è caratterizzata dalla ripetizione bipartita dell’Ultima Cena in magenta e nero. 

Intorno al capolavoro di Warhol sono riproposte anche le opere presentate nella mostra del 2007:
Daniel Spoerri, Bruno Bordoli, Filippo Avalle, Elia Festa.

Dall'alto:
Bordoli Bruno, Cenacolo, 2007, olio e acrilico su tela grezza, cm 194x252
Avalle Filippo, Ultima Cena, 2007, struttura stratigrafica in metacrilato, cm 71x180x12;
Festa Elia, Ultima Cena, 2013, stampa su tela, cm 140x280

Affianca la parte espositiva una ricca sezione dedicata alle proiezioni, che occupa l’esatta metà della Galleria.
Un vero e proprio “doppio” della mostra, che comprende due proiezioni delle opere di Daniel Spoerri: le strepitose tredici Tavole in marmo statuario con le Ultime cene di personaggi illustri, da Cristo a Oetzi, da Goethe a  Freud e la proiezione virtuale di una sua ‘prova d’autore’ per un’opera mai realizzata, la ricostruzione plastica delle suppellettili e delle vivande dell’Ultima cena leonardesca. 

Il progetto espositivo è arricchito da una rassegna cinematografica offerta da MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano, che propone una serie in pellicola 16mm dei film di Andy Warhol, fra cui “Kiss”, “Haircut#1”, “Eat”, “Restaurant (aka l’Avventura)”, “Soapopera”, “Salvador Dalì”, in prestito dal dipartimento di audiovisivi del MoMA.

 

Per la rassegna sono stati scelti i film realizzati da Warhol dal 1963, anno in cui l’artista decide di cimentarsi nell’arte cinematografica con la sua prima cinepresa Bolex 16mm, fino al 1966. 

 

Il progetto espositivo è arricchito da una rassegna cinematografica offerta da MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano, che propone una serie in pellicola 16mm dei film di Andy Warhol, fra cui “Kiss”, “Haircut#1”, “Eat”, “Restaurant (aka l’Avventura)”, “Soapopera”, “Salvador Dalì”, in prestito dal dipartimento di audiovisivi del MoMA.

 

Per la rassegna sono stati scelti i film realizzati da Warhol dal 1963, anno in cui l’artista decide di cimentarsi nell’arte cinematografica con la sua prima cinepresa Bolex 16mm, fino al 1966. 

 

 

 

THE LAST SUPPER RECALL
Presentata da Flavio Caroli
A cura di Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio
Galleria Credito Valtellinese, Palazzo delle Stelline – Refettorio delle Stelline
Milano, Corso Magenta 59
31 ottobre – 3 dicembre 2020

Orari:
martedì su prenotazione ore 10 – 12
mercoledì – venerdì ore 14 – 19
Sabato ore 9 – 19
Chiuso domenica e lunedì

Film Warhol – obbligo prenotazione: mostramilano@lemacchinecelibi.it