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Premio Gianluca Spina: menzione d’onore per il Museo del Cenacolo Vinciano

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  • 6 Giugno 2020
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  • Museo del Cenacolo Viciano

Menzione d’onore per il Museo del Cenacolo Vinciano nell’ambito del Premio Gianluca Spina per l’Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali!
Da tre anni l’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali assegna il Premio Gianluca Spina per l’Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali alle istituzioni culturali italiane che abbiano realizzato progetti di innovazione digitale particolarmente significativi nei processi interni o nell’offerta al pubblico. Quest’anno, per la prima volta, ha partecipato anche il Museo del Cenacolo Vinciano con il progetto “Cenacolo Digitale”, avviato nel 2019, che sfrutta le possibilità offerte dalle tecnologie digitali per avvicinare al pubblico un museo come quello del Cenacolo al quale, a causa delle rigide prescrizioni conservative, è difficile accedere.

Il progetto ha riguardato diverse attività e diversi ambiti: la realizzazione di un sito internet dedicato, l’avvio della comunicazione via social (entrambi realizzati e gestiti da Viva!, una App mobile – sviluppata da ETT SpA e scaricabile gratuitamente sui dispositivi personali e uno studio portato avanti da Intesa Sanpaolo Innovation Center che attraverso l’applicazione di metodi e strumenti delle neuroscienze ha permesso di registrare le reazioni e le emozioni dei visitatori durante la visita al museo e in particolare davanti all’Ultima Cena.

Siamo particolarmente fieri di questo riconoscimento, assegnatoci “Per la definizione di un piano di innovazione digitale e la sperimentazione di tecniche di neuroscienza e strumenti di realtà aumentata”. Continueremo a portare avanti tutte le attività del progetto “Il Cenacolo Digitale”, perché crediamo profondamente nel ruolo fondamentale che le tecnologie più avanzate non soltanto come strumenti di conoscenza e conservazione, ma perché riteniamo imprescindibile che un museo debba costantemente aggiornare il proprio linguaggio e i propri strumenti per mantenere vivo il dialogo con la contemporaneità.